I RAC-CANTI DEL MARTEDI' SERA
Perché una serata come questa?
Perché vorrebbe essere una serata come quella che si vivevano una volta, quando, in una civiltà prettamente contadina, i nostri nonni si ritrovavano nei fienili, o nelle stalle, o davanti al fuoco di un camino ad ascoltare un vecchio zio, un contastorie – òl barba, veniva chiamato – che raccontava le “storie dé pùra”.
Stasera, di storie di paura non ce ne saranno (ma potrebbero anche essercene in un futuro vicino – chiedete e troverete…), ma il nostro contastorie ne narrerà altre e d’altro tipo. Quali? Un po’ di tutto: ridere, magari piangere, restare a bocca aperta; un po’ di prosa, un po’ di poesia, un po’ di canto. Tante storie diverse tra loro, ma con un sottile filo che le unisce tutte: la voglia di stare ad ascoltare, lasciando fretta e frenesia fuori dalla porta. E la voglia di stare insieme, parlare, chiacchierare, commentare, chiedere, conoscere gente. La gente raccontata dalle storie – certo - ma anche la persona che ti sta seduta a fianco e che non hai mai visto prima. Perché, come racconta un proverbio celtico: ‘Amico è la persona che ancora non conosci’.
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